L’ABC della felicità

ABC_Felicita_LaDimoradelPansiero

Parlare della felicità è tutt’altro che semplice. Se poi ci venisse chiesto di raccontare una ricetta per raggiungerla, l’istinto primordiale sarebbe quello di rimanere ad ascoltare la tremarella delle nostre gambe.

Cedo dunque a questo compito davvero difficile solo per la generosa nomina di Marisa Cossu, creatrice di splendide poesie, che ringrazio di cuore. E cedo anche per l’origine dell’idea, arrivata direttamente dalla Dimora del Pensiero (luogo sempre ricco di spunti interessanti e mai banali).

Purtroppo la felicità ha mille sfaccettature e mille espressioni e ridurre tutto ad una ricetta è solo l’inizio di una lunga digressione che nessuno scriverà mai, perché la felicità è forse, di tutti i sentimenti, quello più intimo e personale. Anche se, una delle fortune più grandi che ci può capitare, è essere vicino a qualcuno proprio nel momento in cui dentro i suoi occhi risplende la sua felicità.

Vi do allora la mia banale interpretazione del compito:

Attesa – la felicità arriva intensa quando c’è una aspettativa disattesa da lungo tempo. Magari arriva improvvisamente, ma sana un bisogno lontano. Se arriva un evento fulminante che autogenera uno stato di felicità, senza basi preesistenti, io credo che il più delle volte questa felicità risulti flebile ed effimera. Al contrario quando esso arriva su un terreno fertilizzato dal lavorio continuo dell’aspettativa limpida e consapevole, lo stato che si genera è spesso sublime.

Bisogno del Desiderio – Sì, lo confesso, sto imbrogliando. Se si preferisce posso cambiare il titolo in l’ADC della Felicità. Non c’è felicità che non abbia nel suo profondo un desiderio intenso di qualcosa o di qualcuno.

Chiarezza e Conquista – Per raggiungere la felicità bisogna aver chiaro il nostro autentico desiderio interiore e bisogna aver un po’ penato per la sua conquista. Perché un desiderio soddisfatto senza il nostro anelato impegno, difficilmente avrà il dirompente effetto di scatenare la felicità più vera dentro noi stessi.

Ora dovrei nominare ben dieci esperti di ABC della felicità, per stare ai patti dell’ideatrice (che per inciso li ha disattesi da subito nominando 12 blog 🙂 ). Non è che non lo farei. Ma molti blog che seguo con piacere ho visto che sono già stati nominati da altri, molti si stanno gustando le ferie, e così via. Quindi mi limito a nomine limitate:

Gecolife,  magari se non ha voglia lui direttamente, può sempre darci la visione di Cirillo sul tema. 🙂

Emozioni in immagini, sospetto che sul tema abbia una sua visione precisa 🙂

Nel giardino segreto, tornata dalle ferie sarà sicuramente “attrezzata” per scrivere qualcosa 🙂

Diemme – Ogni cosa è illuminata, ricambio un vecchio favore e le do un buon motivo per ritornare in vista 🙂

Boomstick Award

Boomstick

Ecco che mi tocca un compito difficile. Qualche giorno fa ho ricevuto una nomination inaspettata.

Di mio non sarei per questo tipo di catene perché, anche se capisco l’utilità e la ricchezza insita nel creare relazioni, mi piace di più navigare nel confortevole mondo della colloquialità non sollecitata e dell’anonimato.

Tuttavia questo è un premio particolare. Non è un vero premio 🙂 e per giunta origina da un personaggio cinematografico che ho sempre considerato mitico. Autoironico, eroico, divertente e trasognato come pochi altri nella storia del cinema. Le creazioni di Sam Raimi dall’Armata delle Tenebre a Drag me to Hell hanno sempre suscitato in me una profonda ammirazione per l’originalità e l’articolazione delle loro acute intuizioni.

Comunque non posso proprio sottrarmi al dare spazio a questo award soprattutto per un altro motivo. L’origine della nomination arriva da un luogo la cui padrona di casa, sia che stia parlando di una allegra giornata di sole oppure della più buia notte di tempesta, non manca mai di trasmettere energia straordinaria e voglia di vivere fuori dal comune. Per questo motivo e per altri piccoli risvolti vagamente sincronici considero la nomina in questione con estremo rispetto.

Le regole da seguire sono semplici, e le riporto fedelmente subito oltre, ma mi piace riportare anche una frase dal sito originario: “il Boomstick è un premio cazzuto. Se l’avete vinto non siete di sicuro delle mezze cartucce, ma… se non rispetterete le 4 semplici regole che lo caratterizzano, allora mezze cartucce diventerete“.

Le regole:

1 – i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore

2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione

3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto

4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite

Ed ora riporto i miei “premiati con pretesto”, in molti casi persone che non hanno proprio bisogno della mia menzione:

1 –  Ivano Mingotti , leggo sempre le sue poesie, quando arrivano all’improvviso, quando sto facendo tutt’altro ed entro per cinquanta secondi in un mondo diverso e profondo.

2 – Elisa , trovo passaggi toccanti in molte sue parole.

3 – Paolo Zardi, un amico al quale si deve, almeno come lontanissima origine, l’idea per cui oggi imbratto un po’ la Rete con i miei pensieri. Proprio in questi giorni ha bisogno di quel pizzico di fortuna in più per raggiungere i risultati che più merita.

4 – Morena Fanti, frasi intelligenti, stile perfetto.

5 – Fuori dalla rete, ci trovo un mix articolato di ironia, saggezza, dubbi e profondità.

6 – Carolinsigna, ci trovo pensieri lineari e molta condivisibile serenità.

7 – Amo il web non ricambiato, un luogo dove talvolta trovo il modo buono per sorridere su questioni limitrofe al mio lavoro.

Ancora un grazie sentito per chi ha deciso di incatenarmi a questa catena.