Il difetto della pancia degli uomini

Parmigiano

Chi mi conosce a sufficienza sa che io ho un’avversione profonda per la pancia.

La mia pancia in primis e la pancia degli uomini in seconda battuta. Il ventre delle donne ha invece innatamente una dolcezza e una sua ragion d’essere che trascende la sua dimensione. Ma in un uomo, lo stomaco che tenta di fagocitarlo, l’intestino che avvolge il suo girovita, la forma dinoccolata e spesso pelosa della sua area pretoracica, rappresentano un distintivo troppo forte della sua esistenza.

Lo so, riconosco che ai più questo articolo non può che risultare oscuro. Una riflessione nata sul limitare dei filari della vigna dell’irrequietezza o delle pile di Parmigiano Reggiano che vorremmo ingurgitare. Eppure nella mia vita ho visto troppe volte il mio stomaco gonfiarsi e sgonfiarsi,  diventare a tratti un ostacolo al moto browniano della mia vita e altre volte accompagnarne la dinamica evoluzione in luoghi inesplorati.

Quando l’uomo lascia spazio al suo stomaco entra in un vortice in cui il suo ventre alimenta sé stesso e una parte della sua anima viene sostituita dal suo atavico bisogno di sopravvivenza alimentare. E spesso in quei frangenti vengono fuori i segni di uno spirito che non amo: orientato all’immobilità, crogiolato nelle negative contingenze, falsamente soddisfatto di un esistenza ricca di fugaci acquisizioni e ancor più perentorie evacuazioni.

Non credo che queste poche frasi sulle pance degli uomini possano applicarsi a tutti i soggetti maschili della razza umana, sicuramente non si applicano alle donne, sicuramente ci sono eccezioni che sovvertono facilmente l’essenza dei miei pensieri. Tuttavia non raramente mi capita di imbattermi, specialmente negli uomini della mia età, in persone il cui ventre entra in scena molto prima di loro, portandosi dietro il resto di un corpo arreso alla vita o arcignamente segnato dal cinico egoismo, che culmina in un volto che mi ricorda sempre che all’avanzare dell’età l’abbrutimento del nostro aspetto spesso segue di pari passo quello del nostro animo.

Ecco, forse più che a vivere per ottenere straordinari successi, i nostri genitori avrebbero dovuto insegnarci a combattere il processo che insistentemente vorrebbe portarci dall’onorato invecchiamento verso la deriva morale e fisica del nostro animo.

4 thoughts on “Il difetto della pancia degli uomini

  1. Diemme 19 Maggio 2015 / 13:50

    Ma dimagrire si può. E’ più facile intervenire sul contenitore che sul contenuto. Io, il giorno che incontrerò un uomo di valore, me ne infischierò altamente della sua pancetta, a patto che lui faccia altrettanto con la mia, e insieme ci avvieremo verso un futuro intenso, snello e radioso <3

  2. gigifaggella 20 Maggio 2015 / 18:43

    molto significativo il parallelismo tra l’avanzare dell’età e l’abbrutimento dell’aspetto dell’anima…

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