Obbligo dotazioni invernali

Dotazioni_Invernali

Vittime delle regole

Per chi si trova a viaggiare lungo le autostrade con una certa frequenza appare chiaro che lungo il cammino della nostra vita c’è spazio per due sole sollecitazioni importanti: le sfighe e i moniti. Dal mondo esterno, parlo di quello che viene promulgato da chi ha un po’ di potere, non arriva praticamente null’altro che questo.

Quando sono comparsi, molti anni fa, avevo dei dubbi sul fatto che i tabelloni luminosi che si incontrano lungo il percorso qua e là, quelle due mezze righe di frasi formate di pallini luminosi, potessero avere un reale utilizzo. Con il tempo mi sono dovuto ricredere. I meccanismi sono molto semplici.

Se sei in ritardo, lì ti fanno comparire un numero adeguato di chilometri di coda davanti a te. Ci affiancano qualche simbolo confuso che vuole simboleggiare un incidente oppure dei lavori in corso. A volte il simbolo è non intelleggibile, tu cerchi allora di capire cosa significa, e, distraendoti nel farlo, tamponi chi ti sta davanti, così loro possono finalmente dare un senso compiuto alla coda che c’è innanzi, facendo finalmente comparire sui tabelloni il simbolo “Incidente!”.

Se non sei in ritardo, o non sei particolarmente in ritardo, allora preferiscono puntare sull’effetto monito. Esiste una gamma completa di raccomandazioni, che quando mi fermo a pensarci, non so nemmeno bene il perché, mi viene la pelle d’oca. Possiamo capire facilmente l’importanza insita nel ricordare agli stanchi viaggiatori il pericolo di colpi di sonno, cinture non allacciate e cellulari fluttuanti nell’aria. A questi moniti, diamo un senso sociale compiuto. E sopportiamo di buon grado quella vena di ansia che ci trasmettono.

Ma quando sono esaurite queste frasi, i passaggi successivi francamente mi risultano indigesti. Durante l’estate imperversava un messaggio sibillino, scritto in mille forme diverse e anche in più lingue: Aree di sosta videosorvegliate, divieto di scarico. Ma divieto di scarico di cosa? Di sacchetti di immondizie? Di rifiuti liquidi urbani?

Quando si avvicina l’autunno ne arriva un’altro di monito. Obbligo dotazioni invernali! So di andare controcorrente. So che la sicurezza sulle strade è fondamentale. So anche perfettamente, per esperienze vissute, quanto sia pesante vivere certi accodamenti che si formano in presenza di nevicate che colgono gli automobilisti impreparati.

Tuttavia io considero un abominio il fatto che con l’arrivo dell’autunno diventiamo, salvo rare eccezioni, un esercito di assatanati sostitutori di pneumatici invernali. E poi in primavera inoltrata, quando stiamo già iniziando da diverse settimane a goderci al mare i primi soli forieri dell’estate, ritorniamo nella mischia a sostituire le gomme da neve con gomme da spiaggia.

E di tutti gli sprechi immensi conseguenza di questi moniti autostradali, ne vedo uno particolarmente importante: lo spreco della nostra ormai dimenticata capacità di autodeterminarci, della nostra libertà di esprimere con compiutezza la maturità e la saggezza di cui dovremmo essere portatori.

E poi, non so se ci avete fatto caso, da quando ci sono questi obblighi, in pianura, non nevica quasi più.

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