Caramelle dagli sconosciuti: la legge sui cookies

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Oggi è l’anniversario zero dell’entrata in vigore della Legge sui Cookies.

Devo essere sincero scrivere qualche riga su questo tema, mi fa entrare in uno stato vagamente itterico, ma non di meno mi sembra di dare un senso alle ore che ho dedicato ieri ad improvvisare per il mio blog una parvenza di allineamento ai dettami delle nuove regole.

Nell’ultimo periodo è stato tutto un rimpallarsi di commenti su questo tema tutt’altro che appassionante, da una parte all’altra di questa piattaforma e di altre disponibili sul mercato. Ovunque si percepiva paura, perché le sanzioni promesse “a pioggia” su chi non si adegua sono davvero importanti.

Ora, da buon italiano, mi sono ritrovato all’ultimo momento a cercare di capirne di più e a correre ai ripari da una situazione completamente fuori dal mio controllo. Ma soprattutto sono rimasto assai perplesso e un po’ amareggiato nel vedere molti blogger addirittura desistere dal continuare a scrivere o affrettarsi a cambiare mondo di riferimento per “ottemperare” più facilmente a queste nuove regole.

Le nuove regole. Bisognerebbe capirne bene lo spirito di queste nuove regole. Perché, anche leggendo i provvedimenti emessi sul tema, non sono chiarissimi, per lo meno a chi non è addetto ai lavori, i fini precisi. In questi regolamenti manca completamente una proporzionalità tra la mancanza di etica di chi gestisce il sito e il rischio di sanzione in cui egli incorre.

Mi chiedo il senso che possa avere una norma di questo tipo in cui non siano chiaramente deresponsabilizzati tutti coloro, come noi utenti di wordpress.com,  che non sono minimamente nelle condizioni di decidere, controllare e gestire alcun cookie e alcuna informazione di profilazione utente.

Se si volesse pensar male, verrebbe da dire che una norma così generica e raffazzonata potrebbe solo offrire nel tempo un buon motivo pretestuoso per andar contro a chiunque avrà qualche idea scomoda, o potrà criticare qualcuno a torto o a ragione, o si sarà opposto a qualche potente. Perché in questo mondo di oggi, teso e litigioso, una denuncia al Garante o un giudice che approfondisca un presunto reato non si fanno fatica a trovare.

Qualche giorno fa avevo scritto un articolo, per motivi tutti diversi, e tra quelle righe si può scovare qualcuno degli aspetti per cui più che la regolamentazione, sopratutto l’etica, nel web andrebbero potenziate. E alla fine della giornata di lavoro di ieri su questi benedetti cookies, mi sono convinto ancor più di questo. Anche perché dopo aver letto il regolamento del Garante, sono finito sui siti linkedin e youtube del Garante, qualcosa spiegano pure, ma nei loro siti di loro banner sull’accettazione all’uso dei cookies nemmeno l’ombra. 😀 Pensate! Per spiegare la nuova regola ci portano dritti dritti nella tana dei leoni.

Un caro amico sostiene che nel mondo del lavoro la cialtroneria impera.

Ecco l’estrema sintesi che mi è rimasta di tutta questa storia. La legge sui cookies (i dolcetti) regolamenta bene come sconosciuti e conosciuti devono allungare le loro caramelle verso noi bambini che iniziamo a navigare nel mondo del web.

Ma se volessimo applicare un paragone con il mondo reale è come se da oggi sapessimo bene come avvisare chi ci sta vicino che stiamo estraendo il coltello a serramanico dal nostro zaino per avere il suo consenso a farlo.
Poi se il coltello lo usiamo per incidere le nostre iniziali su un tronco con un cuoricino nel mezzo o se lo usiamo per squartare chi ci sta vicino non importa, questa è una questione, almeno per ora, secondaria.

5 thoughts on “Caramelle dagli sconosciuti: la legge sui cookies

  1. Diemme 3 Giugno 2015 / 17:53

    Credo che tu abbia colto nel segno. In primis, quando tu scrivi “Mi chiedo il senso che possa avere una norma di questo tipo in cui non siano chiaramente deresponsabilizzati tutti coloro, come noi utenti di wordpress.com, che non sono minimamente nelle condizioni di decidere, controllare e gestire alcun cookie e alcuna informazione di profilazione utente”, rispecchi esattamente ciò che anch’io ho pensato: io a malapena so cosa siano questi cookies, certo non li utilizzo, non saprei come inserirli, come gestirli, etc. etc. etc, ma perché devo fare quella dichiarazione? La faccia chi ce li mette quei cookie del piffero, per me io avrei potuto tranquillamente ignorare la loro esistenza.

    In secondo luogo, proprio per l’assurdità della pretesa, il dubbio che sia solo una potenziale arma, un trucco per la manipolazione, controllo, “spolpamento” del povero ignaro blogger sorge spontaneo…

    • pjperissinotto 4 Giugno 2015 / 3:21

      Infatti, cara Diemme, questa storia dei cookie è un goffo tentativo per spostare l’attenzione del mondo lontano dalla sostanza.

  2. gigifaggella 4 Giugno 2015 / 12:18

    Credo che abbiamo postato simultaneamente sullo stesso argomento…ti devo riconoscere che sei stato più diplomatico di me… 🙂

    • pjperissinotto 4 Giugno 2015 / 12:27

      Non sempre la diplomazia ha una accezione positiva … in questo caso specifico poi forse andrebbe proprio abolita 😉

      • gigifaggella 4 Giugno 2015 / 12:30

        Io sono per l’insulto aperto al garante… 🙂

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