I mitocondri

Mitocondri

Ho una figlia al primo anno di medicina ormai in prossimità della sessione estiva degli esami. A differenza dei miei tempi universitari in cui si studiava davvero poco, oggigiorno si studia molto poco e si fanno gran ritrovi tra amici. Nonostante questo, qualche giorno fa, è entrata in un mood studiaiolo e non è riuscita a non coinvolgermi nelle sue accorate ripetizioni delle materie prossime alla dirittura di arrivo.

E’ stato allora che, seguendo il suo ripassare ad alta voce, ho scoperto una cosa che proprio non sapevo. In realtà la questione mi ha incuriosito molto, perché le possibilità sono due: o ai tempi delle medie e delle superiori quando ho studiato la biologia della cellula la scienza non aveva ancora tutti gli elementi di questa interessante scoperta oppure devo aver attraversato nella mia giovinezza dei periodi di scarsa presenza di spirito, perché certe informazioni mi appassionano sempre e non sarebbe da me non ricordarmene. Propendo per la prima delle due ipotesi.

La faccio breve. Pare che questi mitocondri non siano altro che i residui dell’integrazione evoluzionistica tra il nostro corpo e alcuni dei suoi batteri simbionti. Non ho voluto approfondire molto perché la notizia già da sola mi è giunta sconvolgente, ma, nella pratica, molto tempo fa, questi mitocondri erano solo dei normali “batteri buoni”. Loro si trovavano bene nel nostro corpo e noi traevamo dei benefici dalla loro presenza. Dei fermenti lattici vivi un po’ più cazzuti, potremmo dire. Funzionava tutto così bene che alla fine sono diventati parte di noi. Indistinta.

Una figata!

La spiegazione ricevuta insegna che i mitocondri mantengono ancora oggi una loro identità, la loro struttura genetica è un po’ differente dal resto del nostro corpo, il loro codice genetico lo prendono solo dalla nostra mamma e mai anche da quello del nostro papà (la natura deve aver pensato qualcosa del tipo: “Beh, per integrare questi batteri non occorre fare tutto per bene. Se prendendo solo la parte che viene dalla donna questo connubio simbiontico non risulterà proprio perfetto, forse nessuno se ne accorgerà 😉 “), e poi hanno questa e quell’altra differenza rispetto al resto della nostra materia organica. Ma io trovo che questo piccolo miracolo evolutivo sia una cosa che deve far pensare.

Siccome poi io sono anche un appassionato della saga di Guerre Stellari, non sono riuscito a non vedere dei punti di contatto tra questa storia dei mitocondri e il racconto sui Midichlorian che compare in una puntata della serie. I Midichlorian sarebbero degli esserini simbionti di tutti gli esseri viventi, dentro le loro cellule, grazie ai quali è possibile sviluppare la Forza e le sue vie.

Per chi non fosse informato su cosa sia la Forza, possiamo in estrema sintesi dire che la Forza è quel non so che di impalpabile che può servire per sollevare con la sola energia del pensiero un’astronave imburrata irrimediabilmente in un acquitrinio, oppure permette di prevedere squarci di futuro, oppure ancora ci può servire per non imboccare la via verso il Lato Oscuro. E questo, come ben sappiamo, è sempre molto utile.

Ora voi potrete dire: “Sì, bella questa storia dei batteri buoni che smettono di essere batteri perché sono così utili che la Natura li ha promossi a parte importante e integrante della nostra essenza! Sì, simpatico questo fantomatico paragone con le storielle di Guerre Stellari! Ma? …. Tutta qua l’essenza di questo articolo?”.

E no! Amici miei.

Ecco mentre ascoltavo la storia dei mitocondri, mi sentivo invaso da una intuizione derivata dalla Forza. Quando un nostro figlio ci racconta o addirittura ci insegna con entusiasmo qualcosa che non conoscevamo o ci fa ascoltare un brano in un suo saggio di musica che ci trasmette emozioni o semplicemente ci fa comprendere che è un essere umano completo che potrebbe plasmare come noi, meglio di noi, la sua vita, quello è il momento in cui si fa strada una delle percezioni emotive più forti che possiamo provare.

Tutti noi, nella nostra personale misura, passiamo una parte della vita per trovare la strada per accoppiarci secondo il nostro istinto. La Natura ci ha anche magicamente dotati del sentimento e della poesia che rendono la vicinanza e l’armonia tra le persone l’unico passaggio che ci coinvolge e ci rende veramente completi. E questo già sublima la nostra esistenza.

Però i nostri figli non possono non essere la parte migliore delle nostre speranze e della nostra crescita. Perché solo attraverso di loro possiamo anche solo sperare di arrivare oltre a dove noi ci fermeremo.

10 thoughts on “I mitocondri

  1. Diemme 10 Giugno 2015 / 13:43

    Avere un figlio. Che poi ci dicono che i figli non sono nostri, e questo sarà pure vero. E ci dicono che i figli sono non di chi li fa ma di chi li cresce, e sta bene pure questo.

    Però avere un figlio, rinascere, rinnovarsi, vedergli prendere la sua strada, differenziarsi da noi, spiegare le sue ali lontano, e nel contempo essere ancora noi, beh, è una magia inspiegabile a chi non l’ha provata.

    Tornerò. Mediterò e tornerò. Mediterò sui figli, non sui mitocondri! 😉

    • pjperissinotto 11 Giugno 2015 / 6:09

      Proprio come dici tu, Diemme, una magia inspiegabile! A chi non l’ha provata e anche, a dire il vero, a chi l’ha provata. 🙂

  2. gigifaggella 10 Giugno 2015 / 13:59

    Ahhhhhh che piacere leggere i tuoi post PJ! Pensa che sono un appassionato di biologia cellulare nonché di Star Wars…ho cercato, nelle ultime analisi di richiedere, oltre a transaminasi e PCR, anche il valore dei midichlorian, ma ho desistito perché hanno minacciato di portarmi in neurologia… 🙂 Così, appena uscito, sono montato sul mio sguscio e sono schizzato via… 🙂
    Verissimo quello che hai detto…le nostre cellule sono un piccolo e misterioso laboratorio dei miracoli….se non lo hai già letto procurati “La biologia delle credenze” di Bruce Lipton…ti piacerà 😉 Non ho figli purtroppo, quindi, al contrario di te e Diemme, posso solo meditare sui mitocondri… 🙂 Un saluto!

    • pjperissinotto 11 Giugno 2015 / 6:18

      😀 😀 😀 Davvero simpatico il tuo commento, Gigi!
      Ho ben capito e condivido la tua passione per Star Wars. Il mondo intorno a noi non capisce invece sempre la nostra frizzante, emozionante attesa per la fine di quest’anno ;-). Ma tutto questo ha un grande fascino.
      Grazie per l’apprezzamento e per la proposta di lettura, la recuperiamo quanto prima e, appena il tempo avrà capito che a noi i tiranni non ci piacciono proprio, metteremo fine anche alla curiosità che ci hai instillato.

      • gigifaggella 11 Giugno 2015 / 11:34

        Grazie PJ! Del resto ognuno ha le sue passioni, ma, come di ci tu, l’importante è metterci la passione e la voglia di conoscere. Se lo leggerai mi farai sapere… 😉 Un caro saluto.

  3. MeryLenn 10 Giugno 2015 / 17:15

    Credo che sia giusto che a un certo punto, siamo noi a imparare da loro, e non solo le materie che studiano…..è uno scambio reciproco, che però ci inorgoglisce molto, oltre che accrescere le nostre conoscenze 😉

    • Diemme 11 Giugno 2015 / 6:03

      Siamo orgogliosi. Fino a che non vanno a toccare i nostri ricordi più profondi, quei pezzi di vita che vorremmo dimenticare e che invece riviviamo attraverso loro: quella possibilità che stiamo offrendo loro, e che a noi è stata negata…

    • pjperissinotto 11 Giugno 2015 / 6:23

      Merylenn, hai toccato proprio il punto di svolta. Quando si passa dalla fase in cui i figli dipendono in tutto e per tutto da noi, a quando, pur continuando noi a dare a loro, iniziamo a ricevere da loro come nostri pari. Uno scambio reciproco tra persone che sono un po’ noi stessi e un po’ no!

  4. FIK 12 Giugno 2015 / 14:58

    … non riesco a fare un commento degno del post… mi sento confuso e combattuto!
    il buon padre che apprezza i propri figli con i pregi e difetti, sta facendo a pugni con il padre egoista e narciso che cerca nei figli i tratti distintivi dei superuomini che non camminano nelle stesse orme – spesso fallaci – di se stesso.
    Comunque sia bello, PJ!!!! Hai toccato nervi scoperti, chissà se era nel tuo intento anche questa cosa… ma conoscendoti credo proprio di si.

    Resto in attesa di un nuovo post!

    • pjperissinotto 12 Giugno 2015 / 20:03

      Credo che sia normale scoprire i propri nervi scoperti nelle parole che leggiamo, anche quando le parole non sono pensate per toccare i nostri nervi.
      Quanto al nuovo post, è in gestazione e si intitolerà … “La foto di FIK” ! 😉

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