La bellezza una volta acquisita diventa scontata e, si sa, le cose preziose ma scontate perdono presto il loro fascino. E così ci si rivolge altrove, finendo spesso per cercare ottusamente il valore dove esso manca.
Dietro a questa catena senza fine di dinamiche sempre uguali si nasconde la rinuncia volontaria, quasi la negazione di ogni possibile appagata e duratura scoperta del bello vicino a noi. Lo si abbandona presto per perseguire l’emozione di una continua insaziabile ricerca senza speranza.
Uno dei tratti umani più diffusi nel mondo di oggi.
Purtroppo è così, ma poi quando ci rende conto dello sbaglio spesso è troppo tardi…e allora son cavoli amari…..
Buon inizio settimana 🙂
🙂
Buon inizio settimana e buon rientro dalle ferie, Silvia. 🙂
grazie 😉
La gente cerca il bene, trova il meglio, lo abbandona perché vuole di più, trova il male e se lo tiene stretto per paura del peggio: c’est la vie, sono le insulse dinamiche umane!
Un bel commento molto acuto, Diemme. Mi piace.
Rieccomi! A proposito di bellezza, ti consiglio caldamente questo splendido film: http://www.veoh.com/watch/v19227878p9FE89af.
Ben presto, ci guarderò dentro. 🙂
Ottima decisione! Grazie per la risposta! 🙂
Io credo che se da un lato siamo alla ricerca del massimo per noi vero o presunto, presi da una perenne insoddisfazione, dall’altro ci è talmente difficile essere consapevoli di possederlo una volta trovato che inevitabilmente lo perdiamo, perché non lo tratteniamo a noi…
Più difficile di sapere cosa si vuole dalla vita è capire di averlo già ottenuto…
Ma credo anche sia nella natura umana essere sempre alla ricerca di qualcosa, che non è un male, anzi…ci spinge verso i risultati migliori, ovviamente tutto Cum grano salis….?
Buona giornata a tutti amici! ☕
Sono pienamente d’accordo con te. In Israele c’è un proverbio che dice che non riusciamo a scorgere la felicità perché ce l’abbiamo troppo schiacciata sotto il naso.
Ciao diemme! ?
Il proverbio che hai citato condensa quello che ho scritto prima in poche sintetiche parole, mentre io ho sbrodolato un po…in questo periodo mi perdo un po in parole…oppure con la vecchiaia sto perdendo il dono della sintesi… ?
Infatti, cara Emaki, io credo tu abbia ragione. Nella natura umana è codificata nel profondo, dentro la sequenza dei nostri geni, il bisogno continuo della ricerca. E’ un trucco della Natura per non lasciare mai ferma l’umanità nel suo percorso.
La spinta è così forte che, a volte, non è così facile viaggiare dando la giusta importanza anche al “Cum grano salis”. 🙂
Buonissima giornata a te!
Esatto, l’istinto di cercare sempre di più ci porta da un lato a migliorare e migliorarci sempre di più ma dall’altro ci condanna a una perenne insoddisfazione…se ricercassimo anche la capacità di riconoscere di possedere già un determinato valore, avremmo trovato l’equilibrio…ma forse andremmo “contro natura”…?
La nostra natura non è fatta di equilibrio, proprio perché dobbiamo evolvere. E tutto come dici tu. 🙂
E se ci fermiamo un po’ a pensare sembra quasi un assurdo. Possediamo già un determinato valore, ma sperimentiamo l’insoddisfazione che ci spinge altrove, chissà dove e con che risultati. Eppure se invece ci fermassimo, a gustare quel che abbiamo raggiunto, saremmo “contro natura”.
Potremmo dire che siamo “naturalmente sfigati” senza via di scampo.
O forse dobbiamo ancora fare il salto che ci farà amare quello che abbiamo intorno a noi di bello e accettare non supinamente quello che abbiamo scritto dentro le nostre cellule. In fondo, forse, se non possiamo trovare l’equilibrio dentro noi stessi, dovremmo cercare qualcosa più simile all’armonia.
In oriente, in effetti, la necessità della ricerca dell'”equilibrio” inteso come riuscire a fare convivere la gioia e l’accettazione dei “valori” che già possediamo con la ricerca del “meglio è stata teorizzata già molti secoli fa. Si pensi alla pratica dello yoga, per esempio, cui lo stesso Buddha si è ispirato…
che parentesi abbiamo aperto! 😉
eheheh … ci sarebbe da perdersi nelle chiacchiere, nevvero? 😉
È un argomento che porta a riflessioni che toccano molti temi….
E la cosa non mi dispiace…?
Oggi si cerca la bellezza, non il valore che essa può contenere, o semplicemnte non si cerca più il valore.
O magari si cerca il valore, ma anche quando lo si trova si pensa “vabbeh in fondo cos’è un po’ di valore” e si passa avanti cone nulla fosse.