Un tempo c’erano negozi e bancarelle

Negozi_e_Natale

Negozi e Persone

Un tempo mi sembra di ricordare che in prossimità del Natale non potevi avvicinarti al centro di una città senza capire che quello era un periodo dell’anno particolare. C’erano negozi con vetrine ricolme, c’erano bancarelle in ogni angolo delle strade, c’erano addobbi natalizi che campeggiavano luccicanti sopra le teste degli innumerevoli passanti.

Forse negli anni si era un po’ ecceduto in questa pratica dell’abbondanza, e già ad ottobre si iniziava a dubitare che il calendario si fosse deformato. Quasi per reazione a quegli anni, questo che abbiamo vissuto, a mio parere, ha cambiato completamente la sua direzione. Non saprei dire se affiancare al Natale appena passato il termine austerità, non saprei dire se si possa parlare di spirito autentico delle Feste, non saprei nemmeno valutare se in giro ci fossero più o meno persone degli anni passati, con più o meno pacchi e pacchetti degli anni trascorsi.  Quel che mi sembra di poter dire è che nell’aria c’era qualcosa di differente.

Non so se fosse il vento della crisi, non so se negli animi delle persone si stia sviluppando un senso di maggiore critica verso il mondo che ci viene proposto dalle alte sfere commerciali, quel che è certo è che orbitando intorno a negozi e bancarelle mi è sembrato di percepire di più le persone, i loro sogni, i loro bisogni e i loro desideri disattesi puntualmente nel passato dalla frenesia commerciale e dalla stereotipata consuetudine esistenziale.

Un tempo c’erano negozi e bancarelle, quest’anno ho visto soprattutto persone.