New Age

 umanita

Connessioni Impreviste

Anni or sono si parlava molto di New Age e a dire il vero oltre a far parlare molto di sé, qualche risultato nel campo dell’arte, per suo merito, è stato prodotto. La New Age negli ultimi anni sembra essere un po’ sparita di scena, essa stessa fagocitata dalle sue derive commerciali e oscurata dal pervasivo imperare delle comunicazioni social e dai ritmi frenetici della vita di oggi.

Ma, nonostante tutto, l’appannamento del suo mito potrebbe essere foriero di una sua nuova imminente verde rinascita. Nessuno ha mai potuto definire bene cosa fosse questa fantomatica New Age proprio perché più che un vero movimento era una sensazione collettiva che qualcosa stesse per accadere.

Personalmente mi capita spesso, e non sarei sorpreso se si trattasse di una percezione largamente diffusa, non tanto di pensare alla New Age, ma di avere intuizioni così forti da sembrare certezze, sul fatto che siamo a ridosso di una vergenza nella storia dell’umanità.  Queste intuizioni mi assalgono nei momenti più disparati: quando mi trovo davanti ad una minuscola merendina confezionata, nascosta con straordinaria maestria all’interno di dieci involucri di plastica che la proteggono (da cosa poi?); quando osservo spaesato orde di lavoratori disoccupati cercare un lavoro che non potranno trovare, semplicemente perché la loro professione sta scomparendo o addirittura esiste solo perché loro ne sono i portatori sani;  quando vedo cantare su Youtube e raccogliere milioni di visite un ragazzetto talentuoso (ma se fosse nato solo quindici anni prima, ora sarebbe uno spiantato nessuno); quando vedo la pagina web di Google decidere ogni giorno cosa ha diritto di esistere e cosa no; quando osservo un “ragazzo” di quarant’anni mentre viene dolcemente accudito dai propri genitori; quando entro in un metrò e rimango colpito dalle miriadi di vite disgiunte che si sviluppano gomito a gomito. E magari ognuna di quelle vite, proprio in quell’istante, è molto più collegata a qualche altra persona persa a centinaia di chilometri di distanza, rispetto a quella alla quale è fisicamente compressa per effetto dell’affollamento del vagone.

In certi momenti credo, anzi, ne sono certo, si stia preparando un mix esplosivo. Esplosivo non nel senso violento del termine, nel senso di inarrestabile evoluzione della coscienza collettiva. Qualcosa che cambierà repentinamente il corso del futuro in una maniera che oggi non possiamo nemmeno lontanamente immaginare. New Age, sincronicità, collegamenti virtuali, autocoscienza dei singoli, ridefinizione del concetto di Umanità e di benessere della specie umana saranno tutti gli elementi collegati tra loro, che scandiranno la nascita del nuovo mondo.

E forse, a catalizzare tutto il cambiamento, sarà una idea nuova, così semplice e imprevista, da rimuovere ogni consuetudine.