Le onde della vita

Margherite

La stabilità e la meccanicità

A volte mi chiedo cosa manca alla mia vita perché sia conforme alle mie aspettative. Più ci penso e meno ne vengo a capo.

La vita è fatta di alti e bassi, l’esistenza è una noia, non ho avuto un attimo di respiro in tutta la giornata, vorrei scrivere ma non ho mai tempo per farlo, quella donna meravigliosa non si accorgerà mai che esisto, dovrei dedicare più tempo alle persone che amo, non devo dare peso alle cose dette d’impulso, devo rifuggire la piattezza delle consuetudini, non devo fare le cose che so già in anticipo che mi daranno fastidio, devo evitare di bere troppo vino, ogni tanto devo farmi ispirare da un bicchiere di vino, …

Tutte frasi che si possono applicare e spiegano che quasi mai nella vita si è in sintonia con i nostri desideri.

A volte mi capita di passeggiare per il centro nelle ore di punta del fine settimana. Forse sono preso da un delirio di onnipotenza, forse sono solamente sfortunato, ma guardando le persone che camminano, le coppie in particolare, mi sembra di vedere soprattutto infelicità. Vedi un ragazzo e una ragazza bellissimi, che camminano vicini l’uno all’altra, sguardi vivi e intelligenti, ma nel volto di ciascuno di loro è dipinta un’espressione come di disagio esistenziale, qualcosa che li tiene lontani come se fossero ognuno a passeggio con qualcun altro.

Non so bene perché succeda questo, ma avremmo tutti bisogno di svegliarci alla mattina e avere delle certezze, delle persone su cui contare ciecamente per sviluppare noi stessi, un contesto sociale senza frenesie eccessive ed eccessi frenetici che ci consenta di esprimere la nostra personalità. Ci vorrebbe una stabilità libera dai condizionamenti e dalla ripetitività, per non farci vivere immersi nella meccanica quotidianità che ci dipinge in viso il disagio esistenziale.

E invece ci svegliamo senza certezze, con intorno persone smarrite come noi, immersi in un mondo frenetico ormai insostenibilmente incline alla confusa meccanicità.