Nella mia vita

Montagna

Briciole di me stesso

Mi piace imparare sempre qualcosa da chi è intorno a me. E in tempi molto recenti credo di aver capito che non è affatto sbagliato aprire una finestra sulla nostra vita per chi ci legge, anche se quello che poi scriviamo non riguarda noi stessi.  La sezione “Nella mia vita” non serve dunque a nulla se non ad ospitare qualche raro scatto di un’esistenza molto simile a milioni di altre esistenze, una specie di raccolta di puntini, apparentemente senza senso, come quelli del gioco della settimana enigmistica che adoravo fare da piccolo, chissà se c’è ancora?, nel quale unendo i punti in sequenza alla fine ottenevi un disegno imprevisto.

Ci potrai scoprire che adoro passeggiare o anche correre in riva al mare e lungo i corsi d’acqua, perché l’acqua aiuta lo scorrere del nostro pensiero, potrai condividere con me che senza la musica saremmo tutti un po’ più fottuti, potrai sbirciare dentro il mio armadio e scoprire più capi scuri di quelli che posso poi realmente indossare, potrai scoprire come la statura influenza le nostre vite e come la birra scura ghiacciata aiuta ad entrare in nuove percezioni dell’esistenza mettendo a rischio la giusta dimensione della nostra pancia. Le pance degli uomini sono il male.

Scoprirai che, mio malgrado, da ormai troppo tempo, ruoto intorno alla cinta urbana di Milano. Ogni volta ho la stessa sensazione, poche persone realmente in armonia con quell’habitat, milioni di persone straordinarie e infelici, che fanno finta di essere felici. Mi pare di sentirla tutta, l’energia che scaturisce dalle loro vite. E io sono uno di loro. La storia della mia esistenza recente è la prova che io non posso reggere tutta quella energia.

Tanti piccoli puntini, disseminati nel tempo e tutti di nessuna reale importanza.