L’importanza dell’aria e come la viviamo

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Un po’ di tempo fa, non poi così poco visto il susseguirsi di giornate che da allora ho visto passare, tutte così insensibili da non chiedermi mai il permesso di andarsene per lasciare il passo alla successiva, avevo scritto da qualche parte nel mondo virtuale questa frase:

Per capire veramente quanto importante sia l’aria bisogna provare a trattenere il respiro

Ad essere sincero non sono nemmeno mai stato sicuro che si trattasse di originale farina integrale del mio sacco. Ormai nella storia dell’umanità è stato detto e scritto, ascoltato e letto così tanto che non si può mai essere certi di non trafugare l’originalità con pensieri personali mischiati a ricordi inconsci che riaffiorano mistificanti.
Ma a dire il vero questa questione è abbastanza irrilevante.

La vita insegna a piccoli passi lezioni importanti e spesso difficili da capire nella loro pienezza. E da allora il corso dell’esistenza non si è risparmiato nel farmi provare di quando in quando i momenti di apnea in cui si capisce appieno quanto l’aria sia importante. E quella frasetta di allora rimane inevitabilmente sempre valida.

Da un po’ di tempo a questa parte, però, il mio pensiero si è modificato. E una delle cose più belle che ci possano capitare nella nostra inevitabile introspezione è accorgerci che su certe questioni sappiamo rielaborare e modificare emozioni e percezioni fino ad apprezzare aspetti precedentemente non valutati e fino a creare nuovi stati di coscienza e sentimento che ci fanno sentire dentro un processo continuo di crescita. Un cammino che non ha vere soste.

Oggi non scriverei più quella frase, e non perché l’aria sia meno importante oggi del passato. Non scriverei più quella frase perché da tempo ho capito che il centro vero è da un’altra parte, nella nostra personale, intima e cosciente attitudine a vivere l’indispensabile, costante, presenza dell’aria. E, guarda il caso, si gode veramente dell’aria non quando la tratteniamo dentro di noi, ma quando la facciamo nostra, e, dopo che le abbiamo iniziato a togliere l’ossigeno, la liberiamo sperando che al prossimo passaggio sia di nuovo carica di vitali molecolone.

Ecco, oggi ero perso in queste riflessioni, che non potranno che essere oscure, perché l’autore oggi è fuori servizio. Tuttavia mi è venuta questa intuizione geniale (licenza poetica) che volevo condividere: molti aspetti e vicende della vita si vivono bene solo se riusciamo davvero a riportarli al semplice meccanismo del respirare.

18 thoughts on “L’importanza dell’aria e come la viviamo

  1. Nuzk 21 Agosto 2015 / 22:26

    Trattenere quello che c’è di buono e lasciar andare il resto… riuscire a fare questo con le vicende che si vivono sarebbe veramente un gran passo. Buona serata Pj 🙂

    • pjperissinotto 22 Agosto 2015 / 9:12

      Già Nuzk, proprio così. A volte è facile, a volte sembra difficile, ma quasi sempre sarebbe l’unica scelta vincente.
      Buona giornata Nuzk! 🙂

  2. Diemme 21 Agosto 2015 / 23:57

    Trattenere ciò che c’è di buono, ma solo dopo averlo respirato tutto e fatto passare per i bronchi: il nostro corpo sa cosa trattenere e cosa respingere (purché in mezzo a tutto quello che respiriamo quel qualcosa di buono ci sia, e ci sia a sufficienza).
    Poi liberare i polmoni, lasciare spazio per il nuovo, che sarà sottoposto allo stesso processo, fino al nostro ultimo respiro: lo sapete però che i nostri polmoni hanno una specie di riserva, una parte che non si svuota mai se non in caso di necessità estrema? Forse per questo quando ci sembra di essere giunti davvero all’ultimo respiro riusciamo a tirarne uno ancora, che magari è la spinta a ricominciare. Che poi magari, quell’aria là, quella nuova, sarà la più carica d’ossigeno… 😉

    PS: quando sarò ritornata dal we rileggerò tutto, stasera ho ormai perso la lucidità mentale. ‘notte, e felice we a te e ai tuoi lettori 🙂

  3. Silvia 22 Agosto 2015 / 10:28

    Giustissimo il tuo pensiero, troppo spesso non si da la giusta importanza ai nostri atti, come il respirare, si da per scontato come tante altre cose di cui ci accorgiamo dell’importanza vitale solo quando si stanno perdendo. Credo che l’importante sia la consapevolezza, di quello che facciamo e di quello che abbiamo, in ogni suo aspetto, solo così potremo apprezzarlo nel giusto modo e attribuirgli il giusto valore 🙂
    Buon fine settimana!

    • pjperissinotto 22 Agosto 2015 / 11:04

      Bellissimo commento, Silvia. Lo condivido completamente. La consapevolezza, che troppo spesso dimentichiamo di coltivare o facciamo fatica a darle la giusta importanza perché siamo offuscati da altri piccoli miraggi, dovrebbe essere centrale guida della nostra vita.

      Buon fine settimana a te. 🙂

  4. Aida 22 Agosto 2015 / 18:38

    Nel tuo post io ci vedo (di mio, riflessione personale) la ricerca della semplicità delle cose. Io credo che possiamo vivere ogni esperienza nella nostra vita solo se riusciamo a rendere semplici i gesti che occorrono per realizzare quell’esperienza. Siccome respirare è automatico, naturale, allora ogni cosa che vorremo si realizzasse dovremo farla in maniera automatica e naturale, con semplici gesti. Così ci accorgeremo che nella vita non ci manca proprio nulla e non avremo rimorsi nè rimpianti per il passato che non torna…

    • pjperissinotto 22 Agosto 2015 / 20:47

      Nella vita la ricerca della semplicità ha un grande valore. Hai perfettamente ragione. Quando la si unisce alla consapevolezza spesso si scopre che il passato torna pure, magari in forme un po’ diverse, ma sovente più ricche e appaganti.

  5. silviacavalieri 22 Agosto 2015 / 19:31

    Bella riflessione, che condido in pieno. Richiede una certa disciplina il raggiungimento di una simile consapevolezza. Il mio nemico più grande è l’inevitabilità della sofferenza delle persone che amo, questo mi toglie il respiro!

    • pjperissinotto 22 Agosto 2015 / 20:25

      Purtroppo nella vita ci sono anche quelle sofferenze di natura ancora diversa che lasciano senza scampo e in perenne apnea. Per queste è vano offrire qualche tipo di ricetta, ti propongo solo un abbraccio carico di affetto.

      • silviacavalieri 22 Agosto 2015 / 20:51

        Per fortuna non è il mio caso… Mi riferivo a circostanze davvero dolorose e inevitabili, non a generiche paure .

      • pjperissinotto 22 Agosto 2015 / 20:59

        L’abbraccio era proprio perché intuivo che non si parlava di una generica paura, ma di un profondo dolore.

    • pjperissinotto 24 Agosto 2015 / 20:52

      La potenza della Natura si esprime spesso nella armonica semplicità e essenzialità dei suoi meccanismi. Magari meccanismi simili possono aiutarci a vivere le vicende della vita, sulle quali, se non siamo lucidi, invece ci perdiamo in circoli viziosi senza mai uscirne.

      • il mio tributo alla bellezza 24 Agosto 2015 / 20:59

        La lucidità si può preservare mantenendosi concentrati. E concentrarsi sul l’essenziale è molto più facile e produttivo, concordo.☺

      • pjperissinotto 24 Agosto 2015 / 21:14

        Già. Lucidità e concentrazione. Fondamentale. 🙂 E, per tornare alla storiella dell’articolo, la consapevolezza di un respiro profondo a me personalmente aiuta un sacco la concentrazione sul momento.:-)

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