Dentro vs Fuori

Dentro siamo fatti in un modo, fuori in un altro. A tratti le altre persone sfiorano il nostro essere interiore e lasciano un segno che non può essere cancellato. Ma seguire con costanza quel che frulla dentro di noi è sempre tutt’altro che banale …
In questo sottile equilibrio si svolge il contrastato divenire delle nostre relazioni.

28 thoughts on “Dentro vs Fuori

  1. lamelasbacata 12 Settembre 2017 / 23:10

    è sempre tutt’altro che facile stabilire un contatto che sia più profondo che non sfiorarsi

    • Pj 12 Settembre 2017 / 23:14

      Purtroppo è proprio così. Essere “vicini” veramente è molto più difficile del semplice avvicinarsi.

  2. Erik 13 Settembre 2017 / 9:14

    se pensi che tutto si gioca in un istante… anche il per sempre…

    • Pj 13 Settembre 2017 / 9:22

      🙂 🙂 il per sempre ce lo si gioca in un istante e poi, dopo molto tempo, si comprende che il per sempre è la somma di giocate al buio istante per istante 🙂

      • Erik 13 Settembre 2017 / 10:03

        mi piace come disegno… 🙂

  3. massimolegnani 13 Settembre 2017 / 11:35

    peggio sarebbe se il dentro fosse una replica del fuori, non ci sarebbe nulla da scoprire nelle persone, poco più che merce esposta nelle bancarelle.
    ml

    • Pj 13 Settembre 2017 / 18:32

      A volte infatti, quelle rare volte che vado al mercato, mi sembra di vedere intorno solo bancarelle 🙂

  4. Nuzk 16 Settembre 2017 / 17:39

    È difficile seguire quello che ci succede dentro e mentre lo facciamo è altrettanto difficile cercare di non farci imbrigliare dagli schemi che ripetiamo in reazione a quanto succede sia dentro che fuori.

    • Pj 16 Settembre 2017 / 18:51

      Sono d’accordo. È tutto maledettamente difficile.
      È un piacere sentirti ancora Nuzc. 🙂

      • Nuzk 16 Settembre 2017 / 19:53

        Piacere mio. …sull’essere difficile…forse se così non fosse probabilmente non saremmo qui…;)

      • Pj 16 Settembre 2017 / 20:04

        Già

  5. TADS 11 Ottobre 2017 / 10:47

    buongiorno egregio, tutto ok?
    in giro ti colgo sempre ben acquartierato tra calde e umide nicchie 😀 😉 🙂
    prima o poi dovrò decidermi anche io a frequentare solo blog femminili 😀 😀 😀
    ovviamente si scherza.

    interessante riflessione, non siamo fatti dentro in modo e fuori in un altro, siamo fatti in un solo modo, semplicemente una parte è “interna” e l’altra “esterna”, proteggiamo quella più sensibile con la parte corazzata. Quando concediamo a qualcuno di entrare può accadere che lasci tracce indelebili ma anche questo è relativo.

    • pj 11 Ottobre 2017 / 11:13

      Buongiorno Tads, tutto ok. Nei limiti inferiori dell’accettabile. Ma tutto ok. Tu come stai?

      In realtà non è propriamente che io sia acquartierato in alcun luogo, il tempo degli appostamenti è finito da tempo. Io credo questo accada perché mi è proprio finito il tempo. E le mie navigazioni ormai sono limitate a rari fugaci momenti.
      Ma questa tua osservazione è davvero simpatica. 🙂 🙂 🙂 E curiosamente corretta. 😉

      Credo che nell’umanità ci sia di tutto: quelli tutti d’un pezzo con tanto di corazza, quelli vuoti dentro che hanno trovato il modo di lustrare l’esterno per le allodole, quelli succulenti all’interno ma che fuori mostrano solo un timido vestito grigiastro che nessuno vuole scoprire cosa nasconde.
      Il più delle volte non siamo nemmeno noi che concediamo o non concediamo il lasciapassare per entrare, ma semplicemente nessuno è veramente interessato a chiedercelo.

      • TADS 11 Ottobre 2017 / 11:26

        mio caro sono d’accordissimo, la mia era una riflessione “tecnica”, niente di sconvolgente.

        diciamo che, vuoto o non vuoto, non ci fossero collegamenti con l’esterno nessuno potrebbe mai sfiorare niente. Noi non siamo divisi in due e nemmeno sdoppiati, meno ancora viaggiamo a comparti stagni. Abbiamo una sola parte, metà esposta e metà nascosta ma comunque trattasi di blocco unico.

        per me tutto ok grazie 😉

  6. Lapoetessarossa 14 Ottobre 2017 / 21:09

    Il dentro ha regole tutte sue. Come il fuori. I due si parlano a volte. Su certi temi sono in accordo perfetto. Su altri proprio non c’è verso. A volte invece se ne stanno in silenzio. Anche per giorni. Si ignorano. Entrare dentro esige una parola magica che non è una parola d’ordine. La parola d’ordine si cambia. Quella magica è frutto del momento perfetto, che poi è il caso. Un toc toc speciale e sei il benvenuto. Ci stai. Ti accomodi. Per un’ora o una vita. Si può essere anche cacciati dalla porta principale o buttati fuori dalla finestra. Capita che uno arrivi sempre puntuale all’ora di cena e sia ben accolto. Capita che perdi lo stesso treno ma era l’ora dell’aperitivo e la parola magica era americano. Capita.
    Il fuori è l’apparenza. Ma le apparenze, si sa, ingannano. ?

    • Pj 14 Ottobre 2017 / 23:06

      Hai ragione. Per entrare dentro serve il caso e oltre a quello qualche piccola magia speciale. Come ad esempio quella di due “dentro” che riescono a parlarsi senza i filtri esterni. Quelle rare volte che accade nulla è certo, ma tutto molto speciale.

    • Pj 14 Ottobre 2017 / 23:13

      P.S. Benvenuta Silvia. E’ un piacere averti qui.

      • Lapoetessarossa 14 Ottobre 2017 / 23:28

        Sono passata per il caffè ?

      • Pj 14 Ottobre 2017 / 23:56

        😀 😀 😀 non amerai i bagni di folla, ma questa era assai simpatica.

  7. semprecarla 29 Ottobre 2017 / 22:39

    Bellissima riflessione e meraviglioso l’alternarsi dei commenti ??

    • Pj 29 Ottobre 2017 / 22:59

      Grazie mille, Semprecarla.
      Concordo con te, a volte, come in questo caso, i commenti sono come tanti piccoli post tutti speciali. È il motivo per cui questo mondo dei blog mi piace un sacco.

  8. ili6 12 Novembre 2017 / 22:53

    Il fatto è che spesso costruiamo muri per la difesa. Ogni muro, però, presenta una breccia, una screpolatura, un punto debole utile all’accesso. Trovarlo non è semplice e a volte la ricerca può stancare.

    • Pj 12 Novembre 2017 / 23:20

      Costruiamo muri per la nostra difesa. E spesso non è nemmeno troppo difficile trovare quella breccia nel muro. La cosa forse più difficile è ricordarsi che quella breccia esiste sempre.

  9. tramedipensieri 24 Novembre 2017 / 9:44

    Nella mia immensa modestia sono una maestra nella costruzione di muri. :\ anche se dicono siano muri semplicemente fragili

    un caro saluto
    .marta
    (scusa, ma li apri tempo dopo i commenti o sono io che sono distratta?)

    • Pj 24 Novembre 2017 / 9:55

      Molti di noi sono maestri nella costruzione di muri, cara .marta. Sei in ottima compagnia. E molti di questi muri sono fragilissimi, ma solo se si applica la pressione in un punto preciso. Trovare e toccare quel punto è la questione cruciale.

      No i commenti sono sempre aperti. E’ che sono io che faccio davvero fatica in questo periodo a trovare il tempo per scrivere. E anche nella lettura sono estremamente latitante. Arrivo spesso quando i post sono già “esausti”.
      L’unica cosa certa è che spero sempre di uscire dal cunicolo in cui mi sono cacciato. E prima o poi ce la farò.

      E’ sempre un grande piacere sentirti e leggerti, .marta.
      Un abbraccio

      • tramedipensieri 24 Novembre 2017 / 9:59

        Accolgo l’abbraccio e ti auguro di trovare al più presto la via d’uscita.
        Sono convinta che vi riuscirai.

        A presto con buone notizie

      • Pj 24 Novembre 2017 / 10:00

        Arriveranno.
        Stragrazie. 🙂

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