Il tempo asincrono

Questione_di_tempo

Per quanto ci si muovesse con circospezione nel nostro mondo, il tempo in cui vivevamo era sempre un po’ disgiunto dai nostri sentimenti e dai nostri desideri. Ci avvicinavamo ad un passaggio importante della nostra vita e la sua intensità cresceva limitata e asintotica, perché non eravamo mai completamente presenti a quel momento. Esistevamo, lì, vicini l’uno all’altra nello stesso istante, ma nel contempo, era come se tutto ci sfuggisse  via lasciandoci con il sapore delle cose incomplete e delle occasioni perse.

Era un po’ come vivere un sogno carico di emozioni, ma dai contorni drogati e sfocati. Ogni evento aveva in sé la perfezione, ma eravamo in continua tensione verso il passato o verso il futuro, mai verso il presente. Perché accadesse questo con le nostre vite non lo sapevamo, né sembrava esserci modo per risolvere l’enigma che portava ogni istante del nostro affetto lontano dalla dinamica oscillazione dei nostri sentimenti.

Io credo fosse soprattutto paura del futuro. Paura che il tempo ancora lontano potesse cancellare la gioa del momento presente. E ogni carezza era intrisa dell’ombra di quell’improbabile futuro.

Poi, un giorno, invece, non fu più così.