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Aiutare a ricordare

Oggi è sabato.
Come tutti i sabato da molti mesi a questa parte Frank non riusciva più a dormire. Gli altri giorni della settimana non aveva particolari problemi. Sabato no. Se avesse continuato a non dormire in questa maniera così travagliata, avrebbe sicuramente fatto cambiare giornata o almeno la modalità di invio degli avvisi agli utenti.

Nemmeno sapere che il suo stipendio era raddoppiato da quella volta, sapere di potersi permettere nuovi lussi gli lasciava spazi per dormire.

Avevano detto che era stato incredibile. L’idea di avvisare il mondo di tutti i compleanni imminenti … Un vero colpo di genio. E il genio, in aziende come questa, viene premiato.

Questo sabato stava ancora peggio del solito. Lunedì aveva assistito ad una conferenza del management dell’azienda sullo stato di tutte le principali iniziative. Alla sua idea erano state riservate ben tre slides. Con i numeri. Il numero di messaggi di auguri censiti era impressionante. A leggerlo al centro della prima slide, a fianco della cifra con gli introiti indiretti di quella iniziativa, avrebbe potuto far tremare i polsi, ma ormai, su di lui, quei numeri non facevano più colpo. A turbarlo era stata la seconda slide con il numero stimato di nuove coppie che si erano formate grazie alla sua idea geniale: il reminder compleanni. E ancor di più il numero di bambini che esse avevano prodotto. L’analisi automatica dei messaggi e dei post della rete aveva identificato chiaramente che almeno 6.818 nuovi bambini erano nati indirettamente grazie alla sua idea. L’almeno era sottolineato doppio e aveva un font più alto di tutte le altre parole della slide ed era seguito, più in piccolo, da un altrettanto inquietante in rapida crescita.
Quella slide era lì perché doveva essere il momento ilare della presentazione, il relatore si era divertito e con lui tutta la platea quando aveva indicato Frank con un gran sorriso e il braccio teso, dicendo che si sarebbe potuto dire che Frank era un po’ il papà di tutti quei 6.818 bambini. Tutti si erano girati a fissarlo con larghi sorrisi sornioni, come se lui fosse stato l’inventore di un giocattolo innocuo, una specie di liquidator che invece di sparare acqua o bolle di sapone, fosse stato predisposto per essere riempito di sperma.

La slide successiva lo aveva steso definitivamente. Recitava con soddisfazione che l’unico effetto collaterale erano state quelle sole 125.167 persone in tutto il network che avevano smesso completamente di fare auguri ai loro amici a seguito dell’inizio della nuova campagna di reminder compleanni. Rispetto ai benefici generali, una conseguenza trascurabile.

Insomma tutto un vero successo. A parte la sua insonnia del sabato, ovviamente.